Equazione della retta
Disegniamo su di un piano un sistema di assi cartesiani ortogonali di ascissa x ed ordinata y; tracciamo una retta r passante per l'origine degli assi il punto O(0,0);
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grafico di una retta |
La retta tracciata è il grafico di una funzione di primo grado; vediamo ora di scrivere l'equazione di questa funzione.
Consideriamo i tre triangoli OAA', OBB', OCC' essi sono tre triangoli simili.
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tre triangoli simili |
Sono simili in quanto hanno in comune l'angolo in O; essendo simili, oltre ad avere uguali anche gli altri due angoli, hanno pure i tre lati, corrispondenti ad ogni angolo, proporzionali. Scegliendo i lati paralleli ai due assi, otteniamo:
Ma, essendo:
AA'= y1
BB'=y2
CC'=y3
.....
ed inoltre:
OA'=x1
OB'=x2
OC'=x3
....
otteniamo:
questo vuol dire che facendo il rapporto tra l'ordinata y e l'ascissa x otteniamo un numero costante, che possiamo indicare con la lettera m, e scrivere:
oppure:
y=mx
Dove con x e y abbiamo indicato le coordinate di un generico punto P(x;y) scelto a piacere. Poiché i punti li abbiamo scelti a piacere sulla retta, possiamo affermare che l'equazione è valida per qualunque punto P(x;y) della retta r.
Possiamo, inoltre, definire la retta come l'insieme di punti che soddisfano l'equazione di primo grado:
y=mx
Il coefficiente m si chiama coefficiente angolare della retta r; m è detto anche pendenza della retta r.
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a indica la pendenza o coefficiente angolare |
Dal valore di m dipende l'angolo a che la retta r forma con il verso positivo dell'asse x.
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grafico di tre rette con m=2; 1; 0,5 |
Se m>0 la retta forma, con il verso positivo dell'asse x, un angolo acuto, che va da 0° fino a 90°. Questo è dovuto al fatto che le due coordinate dei punti che appartengono alla retta sono di segno concorde, cioè o tutti e due positivi, e quindi appartengono al primo quadrante, oppure tutti e due negativi, e quindi appartengono al terzo quadrante.
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se le due coordinate sono negative le rette appartengono al terzo quadrante |
L'angolo che la retta forma, con il verso positivo dell'asse x, è acuto.
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l'angolo a aumenta all'aumentare di m |
All'aumentare di m da 0 a ¥ l'angolo a aumenta da 0° fino a 90°. Vediamo ora due casi particolari di m, e cioè m=0 ed m=¥ .
1° caso : m=0
Quando m=0 l'angolo a =0°.
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per m=0 l'angolo a =0 |
La retta r è, quindi, orizzontale e passa per l'origine degli assi O(0,0).
Dalla equazione:
y=mx
essendo m=0 otteniamo:
y=0
La equazione y=0 rappresenta una retta parallela all'asse x e che passa per l'origine O(0,0), quindi rappresenta lo stesso asse x.
2° caso : m=¥
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se m=¥ si ha che a=90° |
In particolare se m=¥ si ha che a=90°. Questo è un caso particolare di retta. Dalla equazione:
y=mx
ci ricaviamo la x, facendo la formula inversa, ed otteniamo:
Ponendo m=¥ otteniamo
Nella frazione, essendo il denominatore un numero molto grande, precisamente ¥ , possiamo ritenere che il valore della frazione stessa sia molto piccolo, quindi nullo, e porre x=0. La equazione x=0 rappresenta una retta parallela all'asse y e che passa per l'origine O(0,0), quindi rappresenta lo stesso asse y.
Coordinate di segno discorde
Se le due coordinate x ed y sono di segno discorde, cioè l'una positiva e l'altra negativa, il valore di m sarà negativo, quindi:
m<0
Questo vuol dire che le rette si trovano o nel secondo quadrante, con x negative ed y positive, oppure nel quarto quadrante, con x positive e y negative.
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grafico di tre rette con m=-2; -1; -0,5 |
L'angolo che la retta forma con il verso positivo dell'asse x è ottuso.
Retta che non passa per l'origine degli assi
L'equazione:
y=mx
indica sempre una retta che passa per l'origine degli assi. Se aggiungiamo alla suddetta equazione una costante q,
y=mx + q
la retta si sposta verso l'alto, se q>0; si posta verso il basso se q<0. Ma resta sempre parallela alla retta di equazione:
y=mx
in quanto ha lo stesso coefficiente angolare m.
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grafico di tre rette con m=0,5 e a=26,56° |
Il punto di intersezione con l'asse y si ottiene imponendo che x=0 nella equazione:
y=mx + q
Quindi:
y = q
La prima retta della figura di sopra ha equazione:
y = 0,5x + 3
La seconda retta della figura di sopra ha equazione:
y = 0,5x + 0
La terza retta della figura di sopra ha equazione:
y = 0,5x - 4
Quindi la costante q è l'ordinata che la retta ha nel punto dell'origine degli assi O(0;0)
Equazione implicita ed esplicita della retta
La equazione:
y=mx + q
è detta equazione esplicita della retta r.
Portando al primo membro e cambiando di segno, nella equazione esplicita:
y=mx + q
ottengo:
y - mx - q = 0
Questa equazione può essere scritta anche come:
ax + by + c = 0
cioè come un polinomio di primo grado nelle due variabili x ed y.
Essendo b diverso da zero, abbiamo messo:
e
nella equazione:
y - mx - q = 0
Infatti, sostituendo, abbiamo:
da cui, moltiplicando per b, ottengo:
by+ax+c=0 e quindi:
ax + by + c = 0
Questa equazione è detta equazione implicita della retta r.
L'equazione implicita della retta è sempre valida, anche quando la retta è parallela all'asse y ed ha, quindi, equazione:
dove k è il punto di intersezione di r con l'asse x.
Essendo
non possiamo calcolare m quando x=0, anche se m tende ad infinito per x=0.
Per queste rette non possiamo usare la forma esplicita:
y=mx + q
ma solo la forma implicita:
ax + by + c = 0
Vi sono dei casi particolari della retta r nella forma implicita.
ax + by + c = 0
Siano:
a=0 b
≠0 c≠0L'equazione diventa:
by + c = 0
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grafico della retta by+c=0 |
La retta è parallela all'asse x e incontra l'asse y nel punto di coordinate:
Ad essa appartengono tutti i punti aventi coordinate:
per qualunque valore di c; se c=0 si ha l'asse delle x.
Sia un altro caso particolare della retta di equazione:
ax + by + c = 0
cioè siano:
a≠0 b=0 c≠0
L'equazione diventa:
ax + c = 0
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grafico della retta ax+c=0 |
La retta è parallela all'asse y e incontra l'asse x nel punto di coordinate:
Ad essa appartengono tutti i punti aventi coordinate:
per qualunque valore di c; se c=0 si ha l'asse delle y.
Sia un altro caso particolare della retta di equazione:
ax + by + c = 0
cioè siano:
a≠0 b≠0 c=0
L'equazione diventa:
ax + by = 0
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grafico della retta ax+by=0 |
La retta non è parallela a nessuno dei due assi, ma li incontra nell'origine degli assi; cioè la retta passa dal punto di coordinate:
Ad essa appartengono tutti i punti aventi coordinate:
per qualunque valore di a e di b, ma con c=0.
Se, invece, anche c≠0 si ha il caso più generale, di una retta.
Cioè siano:
a≠0 b≠0 c≠0
L'equazione è:
ax + by + c = 0
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grafico della retta ax+by+c=0 |
La retta non è parallela a nessuno dei due assi.
La retta incontra l'asse y nel punto:
La retta incontra l'asse x nel punto:
Ad essa appartengono tutti i punti aventi coordinate:
per qualunque valore di a, di b e di c, tutti diversi da zero.
Esempio
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grafico della retta -0,5x+y-3=0 |
L'equazione sia:
-0,5x + y - 3 = 0
La retta incontra l'asse x nel punto:
P1(-6;0)
La retta incontra l'asse y nel punto:
P2(0;3)
Ad essa appartengono tutti i punti aventi coordinate:
P(x; 0,5x+3)
per qualunque valore di x.
Conclusione
Possiamo concludere che la equazione
ax + by + c = 0
detta equazione implicita della retta r, è sempre valida, per qualunque valore di a e di b, e per qualunque valore di x ed y.
Il caso a=0 e b=0 non ha significato, in quanto l'equazione:
ax + by + c = 0
diventerebbe:
c=0
e non avrebbe alcun significato geometrico corrispondente ad una retta nel piano cartesiano.
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